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Questo strumento analitico è stato creato in collaborazione con la società Nikon.
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Antonio Palermo Sorrento, Italia
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—Prima di tutto - chi puoi definire come il miglior fotografo di Sorrento? :)
—Rispetto i miei colleghi, tutti esprimono il loro essere, il mio giudizio non conta.
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—Quali criteri dovrebbe utilizzare un cliente per scegliere un fotografo?
—La scelta deve essere oculata e giusta, il consiglio che vorrei dare è: lasciate libero il vostro fotografo , fatelo esprimere senza richieste assurde, sarà lui a fare un ottimo lavoro.
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—Come sei entrato nell'industria della fotografia?
—Come tutti per caso, ho cominciato con un fotografo della mia città a 17 anni, non credevo di fare della fotografia la mia vita. Un giorno un collega con cui lavoravo mi disse semplicemente che non ero "portato" per questo lavoro, rimasi colpito e in quel preciso momento decisi di fare il fotografo.
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—Sei fotogenico?
—Non credo, il mio profilo non è apprezzabile nelle foto
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—Secondo te, quali sono le componenti più importanti di una bella foto?
—Domanda difficile!!!
La foto perfetta non esiste, sicuramente luce e composizione sono scontate.
Adoro i momenti reali di semplice visione, le vera forza è arrivare al cuore di chi la guarda. -
—Ti piace viaggiare?
—Amo viaggiare,sono molto curioso di natura.
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—Che cosa ti piace di più nella tua professione?
—Semplicemente,tutto.
Quando scatto mi diverto molto e sono libero da tutto e tutti, un mondo parallelo dove sono solo con me stesso. -
—Che cosa ti piace di meno nella tua professione?
—Odio la mediocrità di questo settore, la cattiva educazione di alcuni clienti ,
la concorrenza sleale.
La lista è lunga !!!! -
—Come gestisci la critica?
—Diciamo che ho un carattere un pò particolare, accetto la critica per partire con una nuova sfida.
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—Quale sarà il futuro della fotografia?
—Credo che sia un settore senza crisi, come si dice di solito "l'amore vince sempre".
Tutti sognano la vita felice con la persona giusta, noi saremo li a fotografarli. -
—Che cosa non è ammesso durante la ripresa fotografica?
—io non amo la confusione ,elementi di disturbo in ripresa, foto finte o poco eleganti.
La volgarità può essere di impatto, nel tempo non premia, la semplicità si
INikon D810
Nikon -
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Marco Angeri Bergamo, Italia
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—Quali criteri dovrebbe utilizzare un cliente per scegliere un fotografo?
—Credo che la personalità del fotografo e dei suoi scatti debba incontrare il gusto e la personalità degli sposi.
Discorso che vale solo per gli sposi che scelgono il fotografo "non solo per il prezzo o in base al prezzo" .... -
—Come sei entrato nell'industria della fotografia?
—Avevo poco più di vent'anni e con non poca paura ho cominciato ad affiancare un collega nei matrimoni, ricordo la paura che mi bloccava idee e spunti ma pian piano ho preso coraggio e ,matrimonio dopo matrimonio, ho cominciato a dire anch'io la mia ... Erano i tempi delle pellicole, delle foto in posa .... altri tempi ma tanti bellissimi ricordi.
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—Sei fotogenico?
—Nooooo ... anche se a dire il vero tra le poche fotografie nelle quali ci sono anch'io a volte "quasi" mi piaccio !
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—Secondo te, quali sono le componenti più importanti di una bella foto?
—Una bella foto deve saper emozionare o trasmettere un messaggio, senza queste due componenti è una foto ma NON una bella foto. ...
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—Ti piace viaggiare?
—Moltissimo, viaggerei sempre se potessi ... Già la preparazione di un viaggio per me è fantastica! Le emozioni, le immagini, i profumi e le situazioni vissute nei viaggi le porto sempre dentro di me : sono un nostalgico e mi affeziono spesso ai posti nei quali sono stato, in effetti mi piacerebbe poi tornarci ma ... non sempre è possibile! Per fortuna la vita è ancora lunga (spero) e magari un giorno riuscirò a tornarci ....
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—Che cosa ti piace di più nella tua professione?
—Mi piace la mia professione in "quasi" in tutti i suoi aspetti. C'è crescita umana e professionale, c'è voglia di far bene, di farsi apprezzare e c'è tanta componente umana ... il feeling con gli sposi che spesso dura ben oltre il giorno del matrimonio, insomma ... mi piace fare il lavoro che faccio!
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—Che cosa ti piace di meno nella tua professione?
—Non mi piacciono soprattutto due cose : l'ipocrisia di alcuni colleghi fotografi, che troppo spesso si credono superiori e molto altezzosi. Io lo ho sempre definiti "i professori" ma per il carattere schivo che ho io ho fatto molta selezione. Poi non mi piace la convinzione popolare che ormai siccome c'è il digitale e Photoshop, siano tutti fotografi e in grado di "deprezzare" il lavoro di chi invece ha fatto della fotografia la sua professione, la sua vita e che lavora con il cuore. In ultimo non mi piace, ma questa è una questione da estendere a tutte le professioni, che il nostro Stato ci tartassa senza invece agevolare le professioni ed i professionisti.
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—Come gestisci la critica?
—Chi mi ha criticato e mi ha fatto notare o vedere aspetti utili della mia professione mi ha fatto comunque piacere : una critica fa sempre male ma quando ci si ripensa se è fatta a fin di bene aiuta sempre, NON SOLO in fotografia , in tutto!
Chi critica per altri motivi non lo considero nemmeno. -
—Che cosa non è ammesso durante la ripresa fotografica?
—In che senso? Credo solo il mancato rispetto o l'invadenza possa limitare la professione del fotografo ... sia da parte sua che da parte di chi viene fotografato.
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—Quale sarà il futuro della fotografia?
—Sinceramente lo vedo poco chiaro, con non molte prospettive : troppo abusivismo, troppi incompetenti con dialettica da venditori e troppa poca importanza data al matrimonio e al suo significato.
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—Cosa c'è di speciale nel genere di fotografia in cui sei specializzato?
—Credo che, data l'importanza di un avvenimento come il matrimonio, nella vita delle persone che decidono di sposarsi, la fotografia di quel giorno sia l'unica testimonianza nel tempo di ciò che si è vissuto e delle persone che hanno condiviso quel giorno così importante. Un documento di vita....
INikon Z 9
Nikon -
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Matteo Lomonte Bari, Italia
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—Quali criteri dovrebbe utilizzare un cliente per scegliere un fotografo?
—Io dico sempre agli sposi, dopo averli ricevuti, di non fermarsi solo a me, ma di guardarsi in giro, e scegliere chi secondo loro possa raccontare ed interpretare al meglio il loro giorno. Il criterio sta nell'empatia che si crea, nello stile che più si avvicina al loro modo di essere, gli sposi devono poter rivedere nei lavori del fotografo loro stessi.
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—Come sei entrato nell'industria della fotografia?
—Fotografare le persone mi affascina, e poterlo fare in un giorno così importante, forse il più importante, è senz'altro quello che più mi appaga ed emoziona.
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—Sei fotogenico?
—Tutti lo siamo se ad essere fotografata è l'anima.
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—Secondo te, quali sono le componenti più importanti di una bella foto?
—Io parto da un presupposto, non realizzare una bella foto, ma realizzare la foto che la mia anima sta vivendo.. fotografo per me stesso, la bella foto è una conseguenza.
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—Ti piace viaggiare?
—Qualcuno ha risposto di no? Siamo fortunati a poterlo fare con facilità oggi, viaggiare significa crescere. Ho lasciato un lavoro statale con contratto a tempo indeterminato, tante ferie, soldi assicurati.. avrei potuto viaggiare tanto, ma ho scelto quello che mi piace fare, raccontare, ma con un obiettivo ben preciso, fotografare matrimoni in giro per il mondo.. al momento lo faccio tanto in Italia ed Europa e questo mi appaga tanto.. ho voglia di conoscere, raccontare realtà differenti dalle nostre, usi e costumi propri di una terra, ma con una cosa che accomuna questo rito: unione ed emozione.
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—Che cosa ti piace di più nella tua professione?
—Il rapporto che si crea con gli sposi è quasi sempre molto forte, cerco di vendere un rapporto e non un prodotto, e quasi sempre finisco per emozionarmi in quel giorno, vivendolo intensamente, e raccontando tutto con uno stato emotivo più incisivo.
Quello che poi per me è il compenso più grande nel mio lavoro, è vedere gli sposi emozionarsi e ringraziarti rivivendo il racconto del loro giorno sfogliando l'album. -
—Che cosa ti piace di meno nella tua professione?
—Dover raccontare matrimoni senza amore, dove non c'è neanche uno sguardo, una carezza.. mi è capitato ed è stata una soffernza, mi hanno logorato, mi portano via tanta energia e non racconto come desidero. Ora cerco di non prenderli quando me lo trasmettono al primo incontro, cerco in tutti i modi di indirizzarli altrove.
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—Come gestisci la critica?
—Non la gestisco, la faccio mia. La critica mi fa crescere.
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—Quale sarà il futuro della fotografia?
—Il futuro è quello che è sempre stato fino ad oggi. La fotografia è la parte più importante del matrimonio, è un patrimonio, è eredità per i figli e deve essere sempre realizzata da colui che possa raccontare ed interpretare al meglio quel giorno.
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—Che cosa non è ammesso durante la ripresa fotografica?
—Credo che l'invadenza non può assolutamente coesistere con questo lavoro.
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—Cosa c'è di speciale nel genere di fotografia in cui sei specializzato?
—Rigiro la domanda.. Cosa c'è di più bello del giorno più bello? Nel matrimonio a far da padrona è l'emozione, le continue emozioni, e poterle vivere e raccontare significa ricevere tanta energia.
INikon D800
Nikon -