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Questo strumento analitico è stato creato in collaborazione con la società Nikon.
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Emanuele Vignaroli Perugia, Italia
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—Prima di tutto - chi puoi definire come il miglior fotografo di Perugia? :)
—Dipende dal gusto. Credo che il servizio fotografico per matrimoni sia un racconto e non un set . Se ti piace la naturalezza e la spontaneità credo di essere tra i migliori della città.
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—Quali criteri dovrebbe utilizzare un cliente per scegliere un fotografo?
—Il fotografo degli sposi deve rispecchiare le esigenze della coppia e soprattutto disponibile a confrontare le proprie idee con chi gli commissiona il lavoro. Il fotografo di matrimoni è comunque un professionista e come tale lavora su commissione.
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—Come sei entrato nell'industria della fotografia?
—Ho iniziato dai banchi di scuola. Ho studiato fotografia e fin da 16 anni ho iniziato a scattare matrimoni come assistente...tantissima gavetta fino a quando ho aperto il mio primo studio fotografico. Nonostante anni di professione, ancora studio, osservo e non mi sento arrivato...le foto piu' belle dovro' ancora scattarle.
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—Sei fotogenico?
—Personalmente no e non mi interessa. Cogliere la realtà della gente credo sia la cosa piu' interessante. Ogni persona deve mostrarsi per cio' che e senza artifici .... la gioia i sorrisi sono bellezze che vanno oltre la posa ed il trucco....
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—Secondo te, quali sono le componenti più importanti di una bella foto?
—Non mi interessa la tecnica, la foto deve emozionare e raccontare. Un immagine non va mai spiegata.
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—Ti piace viaggiare?
—Mi piace molto viaggiare anche se amo la mia Umbria che è la regione piu' bella d'Italia.
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—Che cosa ti piace di più nella tua professione?
—Fotografo gente che è felice e spensierata. Racconto uno dei momenti piu' belli della vita degli sposi e questo mi regala gioia. Spesso diventi loro amico,dopo anni ti riportano a fotografare i loro figli...diventi quasi uno di famiglia. E' gratificante!
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—Che cosa ti piace di meno nella tua professione?
—Amo il mio lavoro nel bene e nel male....è la vita. Se sei onesto con i tuoi clienti non devi temere nulla. Mi piace tutto di questo lavoro.
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—Come gestisci la critica?
—Se le cose non vanno il primo colpevole sono io. Non mi piace addossare la colpa ad altri. Cerco capire perchè il mio lavoro non ha stupito... mi confronto spesso anche con miei colleghi che stimo.
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—Quale sarà il futuro della fotografia?
—Rimarrà molto probabilmente la figura del fotografo che scatta, molto incerto invece il modo della stampa. Oggi la nuova generazione usufruisce delle immagini in modo multimediale e quindi credo che in fututo la stampa degli album calerà nonostante io la adori.
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—Che cosa non è ammesso durante la ripresa fotografica?
—Amo essere discreto. Ho assistito a dei matrimoni dove ho capito chi erano i fotografi ma non chi fossero gli sposi.Non ammetto fotografi invadenti.
INikon D700
Nikon -
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Matteo Lomonte Bari, Italia
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—Quali criteri dovrebbe utilizzare un cliente per scegliere un fotografo?
—Io dico sempre agli sposi, dopo averli ricevuti, di non fermarsi solo a me, ma di guardarsi in giro, e scegliere chi secondo loro possa raccontare ed interpretare al meglio il loro giorno. Il criterio sta nell'empatia che si crea, nello stile che più si avvicina al loro modo di essere, gli sposi devono poter rivedere nei lavori del fotografo loro stessi.
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—Come sei entrato nell'industria della fotografia?
—Fotografare le persone mi affascina, e poterlo fare in un giorno così importante, forse il più importante, è senz'altro quello che più mi appaga ed emoziona.
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—Sei fotogenico?
—Tutti lo siamo se ad essere fotografata è l'anima.
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—Secondo te, quali sono le componenti più importanti di una bella foto?
—Io parto da un presupposto, non realizzare una bella foto, ma realizzare la foto che la mia anima sta vivendo.. fotografo per me stesso, la bella foto è una conseguenza.
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—Ti piace viaggiare?
—Qualcuno ha risposto di no? Siamo fortunati a poterlo fare con facilità oggi, viaggiare significa crescere. Ho lasciato un lavoro statale con contratto a tempo indeterminato, tante ferie, soldi assicurati.. avrei potuto viaggiare tanto, ma ho scelto quello che mi piace fare, raccontare, ma con un obiettivo ben preciso, fotografare matrimoni in giro per il mondo.. al momento lo faccio tanto in Italia ed Europa e questo mi appaga tanto.. ho voglia di conoscere, raccontare realtà differenti dalle nostre, usi e costumi propri di una terra, ma con una cosa che accomuna questo rito: unione ed emozione.
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—Che cosa ti piace di più nella tua professione?
—Il rapporto che si crea con gli sposi è quasi sempre molto forte, cerco di vendere un rapporto e non un prodotto, e quasi sempre finisco per emozionarmi in quel giorno, vivendolo intensamente, e raccontando tutto con uno stato emotivo più incisivo.
Quello che poi per me è il compenso più grande nel mio lavoro, è vedere gli sposi emozionarsi e ringraziarti rivivendo il racconto del loro giorno sfogliando l'album. -
—Che cosa ti piace di meno nella tua professione?
—Dover raccontare matrimoni senza amore, dove non c'è neanche uno sguardo, una carezza.. mi è capitato ed è stata una soffernza, mi hanno logorato, mi portano via tanta energia e non racconto come desidero. Ora cerco di non prenderli quando me lo trasmettono al primo incontro, cerco in tutti i modi di indirizzarli altrove.
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—Come gestisci la critica?
—Non la gestisco, la faccio mia. La critica mi fa crescere.
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—Quale sarà il futuro della fotografia?
—Il futuro è quello che è sempre stato fino ad oggi. La fotografia è la parte più importante del matrimonio, è un patrimonio, è eredità per i figli e deve essere sempre realizzata da colui che possa raccontare ed interpretare al meglio quel giorno.
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—Che cosa non è ammesso durante la ripresa fotografica?
—Credo che l'invadenza non può assolutamente coesistere con questo lavoro.
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—Cosa c'è di speciale nel genere di fotografia in cui sei specializzato?
—Rigiro la domanda.. Cosa c'è di più bello del giorno più bello? Nel matrimonio a far da padrona è l'emozione, le continue emozioni, e poterle vivere e raccontare significa ricevere tanta energia.
INikon D4
Nikon -
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Tiziana Nanni Perugia, Italia
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—Quali criteri dovrebbe utilizzare un cliente per scegliere un fotografo?
—Scegliere quello che, con le sue fotografie, più si avvicina al loro modo di sentire. E di non lasciarsi influenzare troppo dalle mode.
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—Come sei entrato nell'industria della fotografia?
—Facendo da assistente in uno studio della mia città.
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—Sei fotogenico?
—Non molto, nelle foto non mi piaccio quasi mai. Dipende comunque da chi mi fotografa, e soprattutto se mi sento a mio agio.
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—Secondo te, quali sono le componenti più importanti di una bella foto?
—Sicuramente tutto quello che non può spiegarsi a parole.
Una foto o arriva, o non arriva. -
—Ti piace viaggiare?
—Moltissimo, se ne avessi la possibilità farei il giro del mondo!
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—Che cosa ti piace di più nella tua professione?
—Il rapporto che si instaura con le persone, e l'empatia che riescono a trasmetterti.
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—Che cosa ti piace di meno nella tua professione?
—Quando faccio fatica ad instaurare un rapporto che va oltre quello prettamente lavorativo.
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—Come gestisci la critica?
—Abbastanza bene se è costruttiva, e quando aiuta a migliorarsi.
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—Che cosa non è ammesso durante la ripresa fotografica?
—Nel matrimonio non mi piacciono le situazioni forzate, o messe in scena apposta per costruire "belle foto".
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—Quale sarà il futuro della fotografia?
—Spero sempre di più non convenzionale.
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—Cosa c'è di speciale nel genere di fotografia in cui sei specializzato?
—Ogni matrimonio è una piccola favola, ed avere ogni volta l'onore di farne parte è un pò come viverla in prima persona.
INikon D700
Nikon -