Fotografo Alessio Tagliavento

—Sei fotogenico?

—Assolutamente no

—Come sei entrato nell'industria della fotografia?

—Da bambino, la macchina fotografica mi ha aiutato con la mia timidezza, poi avendo la fortuna di vivere a Roma dopo le scuole medie, la mia scelta è caduta nell’unica scuola statale di cinema, l’istituto professionale per la cinematografia e televisione Roberto Rossellini, dove mi sono diplomato come direttore della fotografia. Continuando poi con un master nel l’istituto superiore di Fotografia sempre a Roma.

—Secondo te, quali sono le componenti più importanti di una bella foto?

—Per quanto la tecnica sia importante, ritengo che la fotografia deve raccontare un’emozione. Una foto tecnicamente perfetta rimane solo una foto tecnicamente perfetta, ma totalmente vuota.

—Ti piace viaggiare?

—Moltissimo

—Che cosa ti piace di più nella tua professione?

—Le persone, adoro le loro storie.

—Quale sarà il futuro della fotografia?

—Un ritorno al passato

—Cosa c'è di speciale nel genere di fotografia in cui sei specializzato?

—Le persone rendono speciale la fotografia di matrimonio.

—Come gestisci la critica?

—Se è fondata e costruttiva ben venga per farne un tesoro.

—Ci sono determinate tendenze nella fotografia?

—Ogni stagione ha una nuova tendenza o moda. Ma si sà la moda torna sempre di moda.

—Quali criteri dovrebbe utilizzare un cliente per scegliere un fotografo?

—l’istinto, se ti piace quel fotografo, fermati non cercare altro.

—Che cosa non è ammesso durante la ripresa fotografica?

—Nulla per me, tutto accade perché deve accadere

—Quali dettagli, che solitamente passano inosservati, riesce a notare un fotografo?

—L’anima, un bravo fotografo non cattura la scena ma cattura l’anima di quel momento.

—Che cosa influisce sul valore di una foto? Quali sono le sue componenti?

—La sua verità e l’emozione che trasmette.

—Secondo te, chi può essere considerato simbolo del XXI secolo?

—Paolo Sorrentino

—Hai qualche tabù professionale?

—No, i tabù servono a limitare le proprie idee

—Con chi vorresti fare una sessione di ripresa fotografica?

—Cristiano Ostinelli

—Come puoi definire il successo? Come si misura?

—La felicità delle persone determina il successo. La cosa fantastica è che non è oggettivamente misurabile ma spesso un solo pizzico può farti stare bene

—Preferiresti essere amato o rispettato?

—Amato, l’amore muove il mondo

—Qual è stato il più grande errore che hai commesso nel lavoro?

—Solo uno? Riduttivo, direi tanti e ne commetterò ancora, altrimenti come posso imparare cose nuove

—Tra i gadget che possiedi, c'è qualcosa che vorresti non aver comprato? Perché?

—Il flash, il perché? Credo che sia Nas onda troppo la
Bellezza della luce naturale

—Qual è l'unica cosa che vorresti aver saputo iniziando a scattare foto?

—Che l’ultima cosa che effettivamente serve e scattare foto.

—Quando ti senti completamente soddisfatto dal tuo lavoro?

—Mai, perché proprio nel momento in cui ti sentì soddisfatto perdi la curiosità che ti ha portato dove sei adesso.

—Credi nei ruoli tradizionali di donne e uomini?

—No, credo nella collaborazione reciproca.

—Fai facilmente amicizia?

—stringo facilmente legami con altre persone, l’amicizia è un dono di pochi.

—Esiste la vita dopo il matrimonio?

—Assolutamente si, dipende se scegli di vivere