Fotograf Federico Moschietto

—Er du fotogen?

—Non lo so. Una volta un mio carissimo amico fotografo mi fece una fotografia ed in quella foto… sono io, perfettamente io. 
Non mi importa molto di venire bene o male in una foto, mi accetto per come sono, nel bene e soprattutto nel male! ;)

—Hvordan blev du en del af fotografiindustrien?

—Perchè il matrimonio è un momento bellissimo, vi si trovano un sacco di emozioni, sono tutti belli, ci si diverte, è una festa e tutti sono bendisposti a farsi fotografare… una specie di paradiso per un fotografo!

—Hvad er de vigtigste komponenter i et godt billede efter din mening?

—La “bella foto” non saprei… l’importante è che sia buona più che bella. 
La foto deve colpire, arrivare diretta al cuore, smuovere qualcosa nell’osservatore, far ridere, piangere, pensare … quando fa questo la fotografia è riuscita!

—Elsker du at rejse?

—Adoro viaggiare. 
Cosa c’è di più bello che viaggiare? 
In ogni viaggio si conoscono cose nuove, si conosce meglio se stessi, si impara, si insegna, ci si mette in gioco, si affrontano difficoltà e momenti bellissimi, si cresce… e ogni volta si impara un po’ di più a viaggiare. 
Sarei sempre in viaggio se potessi! 


—Hvad kan du bedst lide ved dit fag?

—In parte l’ho già detto prima, il matrimonio è un momento bellissimo, pieno di emozioni intense e si conoscono un sacco di persone (cosa che adoro fare), ci si diverte, si può sperimentare ed ogni volta è diversa e unica!!!

—Hvad synes du mindre godt om ved dit fag?

—Il poco rispetto, ma è una cosa che non mi piace in generale.

—Hvordan ser fremtiden ud for fotografering?

—Non lo so, non sono mica il divino Otelma! ahahha

Quello che vedo è una tendenza sempre più forte nella ricerca di effetti speciali, colori molto intensi, contrasti incredibili, effetti come l’hdr ecc insomma la tendenza a spettacolarizzare sia le fotografie che gli stessi eventi, fotografia che deve stupire per forza.
Personalmente preferisco una fotografia più sobria e che stupisce per i contenuti più che per la forma.

—Hvad er der specielt ved den fotografigenre, du specialiserer dig i?

—Il matrimonio è un momento bellissimo, come ho detto prima ma la cosa incredibile è che racchiude generi e situazioni del tutto differenti.
Devi saper in primo luogo avere a che fare con le persone, devi intuire cosa vogliono e come lo vogliono, devi saperti adattare, ogni volta è diverso! 
Devi saper fare ritratti e capire in pochi istanti come fotografare una persona per farla risultare più bella, devi saper cercare il dettaglio, non devi dimenticare nulla, devi riuscire ad essere nel posto giusto nel momento giusto, sapere che accadrà qualcosa solo guardando un volto, è stupendo.
Chi dice che è semplice sbaglia di grosso, ti mette alla prova, in molti aspetti sia personali che fotografici.

—Hvordan håndterer du kritik?

—La critica è fondamentale, deve esserci! 
La critica però deve essere costruttiva e non fine a se stessa, se è tale, fa crescere sia chi la fa che chi la riceve.

—Er der nogen tendenser inden for fotografering?

—Come ho detto c’è la tendenza all’esagerazione, sia dal lato delle immagini che dell’evento. 

Personalmente preferisco seguire la mia strada che punta al contenuto con uno stile sobrio e pulito in cui i protagonisti sono gli sposi.

Preferisco perdere una foto “spettacolare” che far perdere agli sposi mezz’ora per crearla, preferisco raccontare una storia (con tutto l’impegno e la fatica che ci vuole) che crearla a tavolino, preferisco che gli sposi si vivano il momento e se vogliono fare certi scatti lo possano fare così come possano scegliere di vivere ogni secondo della giornata.

—Hvad bør kriterierne være for en kunde, der skal vælge en fotograf?

—Secondo me sono due i criteri da seguire:
Lo stile fotografico e lo stile di lavoro. 

Il fotografo è una cosa importante, perché le immagini resistono al tempo … certe cose dovrebbero essere scelte prima di guardare al prezzo. :)

—Hvilke ting er slet ikke tilladt under fotograferingen?

—Per quanto mi riguarda non ammetto il protagonismo e l’arroganza. I protagonisti della giornata sono gli sposi e gli invitati, non deve esserlo il fotografo.
 E poi il rispetto da parte del fotografo e viceversa.

—Hvilke detaljer, der som regel går ubemærket hen, vil en fotograf bemærke?

—I momenti e con “momenti” intendo quegli istanti in cui accade qualcosa di importante.
A differenza delle persone comuni (non mi piace molto questo termine) il fotografo deve saper cogliere la maggior parte di questi “momenti”, un bacio, un sorriso, uno sguardo, una lacrima, un abbraccio, un’emozione, una scena divertente… deve essere al posto giusto nel momento giusto. 

Il matrimonio richiede attenzione infinita e costante, fantasia, dinamicità, adattamento e spiccate doti da psicologo, insomma non è così semplice…

—Hvad påvirker værdien af et foto? Hvilke elementer indeholder det?

—La fotografia deve comunicare, deve arrivare all’osservatore, deve smuovere i neuroni, far ridere, piangere, sorridere, commuovere, stupire, deve raccontare!

—Hvilken person kan være symbolet på det 21. århundrede efter din mening?

—E’ appena iniziato, diamogli tempo.

—Hvem vil du gerne fotografere?

—Ci sono talmente tante cose che non so scegliere.

—Har du nogen professionelle tabuemner?

—Non mi piace la fotografia costruita con la pretesa di essere “vera”.

—Hvem ville du gerne fotografere sammen med?

—Difficile scegliere fra tanti, forse uno di quelli che considero i migliori fotografi di sempre: Robert Frank

—Hvad bekymrer du dig om, og hvorfor?

—Preoccupare? di cosa ? 
A parte gli scherzi la situazione del nostro Paese, l’Italia e tutto ciò che ne consegue.

—Hvad har været det mest imponerende øjeblik i dit liv?

—Non saprei, forse alcuni momenti dell’avventura vissuta a Cuba qualche anno fa.

—Hvis du var en animeret figur, en fiktiv person eller en person i en film, hvem ville du så være, og hvorfor?

—Sono sempre stato affascinato dalla figura di Zorro, tanto che spesso il mio nickname si rifà a lui.

—Hvem inspirerer dig i dit liv, og hvorfor?

—Non saprei, non ho particolari figure di riferimento.

—Hvordan definerer du succes? Hvordan måler du det?

—Ci sono due tipi di successo, quello pubblico, dato dalla notorietà, da una apparizione in televisione o dall’aver vinto un talent show e quello personale legato alla realizzazione delle proprie aspirazioni.
Il primo è effimero e, per me, poco importante mentre il secondo è quello che da soddisfazione vera e rende felici della propria esistenza.

—Foretrækker du, at folk kan lide dig, eller at de respekterer dig?

—Preferirei essere amato e rispettato :)

In un certo senso sono la stessa cosa perchè non ci può essere amore se non c’è rispetto anche se non è valido il contrario. 


—Hvad er den største fejl, du nogensinde har begået i dit arbejde?

—Gli errori si fanno, ma è come si reagisce agli errori che permette di non rifarli e di migliorarsi sempre.

—Når du skal rejse, hvad tager du så med dig, og hvorfor?

—Quasi sempre il minimo indispensabile, preferisco “vivere” il viaggio e non essere schiavo di una valigia troppo grossa e pesante. Anche perchè non uso MAI la valigia ma sempre lo zaino!
Comunque non mancano mai una macchina fotografica, i miei abiti abituali da viaggio e tanta voglia di scoprire e di imparare cose nuove!

—Er der noget, du ville ønske, du ikke havde købt blandt de tingester, som du ejer? Hvorfor?

—No, fortunatamente non sono affetto dalla malattia del gadget o da amore per quelli che chiamiamo qui da noi “chapapuer”.

—Hvordan uddanner du dig selv til at tage bedre billeder?

—Non si deve smettere mai di imparare e di studiare, seguo corsi, autori, per quel poco di cui sono in grado insegno, vedo mostre, film, leggo, e osservo il mondo.

—Hvis arbejde har haft størst indflydelse på dig som fotograf?

—In realtà non seguo molti fotografi di matrimonio in particolare, preferisco sviluppare la mia fotografia osservando molti generi e stili differenti. 

Il matrimonio in realtà contiene molti aspetti che si rifanno a generi differenti ed è anche la sua parte più interessante, può capitare di fare reportage, ritratto, still life ecc ecc
Ci sono tuttavia fotografi che fanno parte di questo sito che vado abitualmente a sbriciare ...

—Hvad er det eneste, du ville ønske, du vidste, da du begyndte at tage billeder?

—Che molto è stato fatto (quasi tutto) in fotografia ma che non è un limite, è uno stimolo.

—Hvad vil du gerne fortælle med dine fotografier?

—Voglio raccontare, voglio far emozionare le persone, voglio farle pensare, sognare, come quando leggono un libro o guardano un film. Che questo poi riesca è tutt’altro discorso :)

—Hvad motiverer dig til at fortsætte med at tage billeder?

—Ci sono talmente tante cose belle da ricordare, da immaginare, da sognare, che non basta tutto il tempo del mondo e allora la voglia di raccontare, di raccontarsi, di esprimersi è talmente tanta che non finirà mai.

—Burde dine forældre have været mere eller mindre strikse?

—Fortunatamente per me sono stati severi il giusto.

—Hvis du kunne gå tilbage i tiden, hvad ville du så gøre anderledes?

—Nulla. Ogni scelta mi ha portato ad oggi e ne sono felice.

—Hvad med liv på andre planeter?

—Non ci penso.
è possibile? si!
me ne importa? no!

—Hvem er dine helte?

—Troppi per essere elencati

—Hvem har du ingen respekt for?

—Per chi ha come obiettivo solo quello di arrivare al potere e alla fama senza alcuna considerazione per gli altri.

—Hvad laver du i din fritid?

—Leggo, gioco, vedo film, mangio, fumo sigari, bevo buon rum

—Hvilken side af dig viser du aldrig offentligt?

—Sono un libro aperto, anche nella pieghetta al centro!

—Hvornår er du helt tilfreds med dit arbejde?

—Lo senti quando hai fatto un buon lavoro, lo riconosci e la prova del nove viene quando lo consegni ed emoziona!

—Tror du på de traditionelle mande- og kvinderoller?

—Beh dipende da cosa si intende per tradizionale, è da quando esiste l’uomo e la donna che vi sono diversi tipi di ruoli e il mondo in cui viviamo ne è l’ennesima dimostrazione. Per cui credo che non sia cambiato molto da 3000 anni fa ad oggi.

—Har du let ved at få nye venner?

—Assolutamente si.

—Hvor vil du gerne bo?

—un anno qui e un anno là

—Hvad er det dummeste, du nogensinde har indvilget i at gøre?

—Salire da un punto pericoloso in cima alla più alta vetta di Petra… alla fine ho fatto bene.

—Er der liv efter ægteskabet?

—Perchè non dovrebbe esistere?

—Har du en yndlingsvittighed? Fortæl den til os.

—Non sono un grande amante degli scherzi.

—Kan du lide hunde eller katte?

—I cani.

—Hvem eller hvad hader du?

—Chi non pensa con la propria testa.

—Det bedste ved livet er:

—La mia dolce metà!

—Det mest irriterende ved livet er:

—La gente incompetente e ignorante che decide per gli altri.

—Er der nogen ting rundt omkring, som du gerne vil ændre?

—Tante cose ma una che le racchiude tutte, più buonsenso.

—Hvad vil du gerne ændre ved dig selv?

—Essere un po’ più lungimirante, vivo troppo il momento!

—Hvad vil du gerne ændre i verden?

—Tante cose ma una che le racchiude tutte, più buonsenso.

—Kan du give et par råd til de fotografer, som lige er startet?

—Non penso visto che lo sono io in primis.

—Hvis nogle rumvæsner kom til jorden, og du var den første person, de mødte, hvad ville du så sige til dem?

—Bellaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

—Hvis du bliver spurgt, om du vil indspille en film, hvilken genre vil det så være?

—Poliziesco!

—I morgen tager jeg ud og...

—Boh, vedrò domani!