Fotografo Giancarlo Malandra

—Secondo te, quali sono le componenti più importanti di una bella foto?

—Senza dubbio il contenuto! Una bella foto che non dice nulla è inutile.

—Ti piace viaggiare?

—Si, ma odio le lunghe attese in aeroporto.

—Che cosa ti piace di più nella tua professione?

—La grande responsabilità che hai nel raccontare una storia che sembra sempre uguale ma che invece è sempre profondamente diversa.

—Che cosa ti piace di meno nella tua professione?

—I venditori di fumo che screditano la categoria e coloro che non sono capaci di fare una sana autocritica del proprio lavoro.

—Quale sarà il futuro della fotografia?

—La fascia medio bassa scomparirà o sarà terreno di battaglia per servizi scadenti a prezzi stracciati.
Sopravviverà solo chi sarà in grado di intercettare una clientela consapevole del valore dei propri ricordi e quindi disposta a fare un investimento sul servizio fotografico.

—Cosa c'è di speciale nel genere di fotografia in cui sei specializzato?

—Le storie delle coppie, le emozioni del giorno del matrimonio, il cibo buono e la sfida di creare sempre qualcosa di diverso.

—Come gestisci la critica?

—La critica, quella costruttiva naturalmente, è necessaria per poter crescere professionalmente.

—Ci sono determinate tendenze nella fotografia?

—Spero solo finisca la diatriba tra posato e reportage! Un giusto mix (80% reportage, 20% posato) è garanzia di un bel servizio fotografico.

—Quali criteri dovrebbe utilizzare un cliente per scegliere un fotografo?

—Sicuramente la coerenza stilistica e la capacità di raccontare ed emozionare.

—Che cosa non è ammesso durante la ripresa fotografica?

—L'invadenza, l'eccessivo protagonismo, il rendere ridicoli gli sposi con pose e situazioni improbabili

—Quali dettagli, che solitamente passano inosservati, riesce a notare un fotografo?

—La visione complessiva del matrimonio, dai piccoli dettagli alle emozioni più forti.

—Che cosa influisce sul valore di una foto? Quali sono le sue componenti?

—La forma e il contenuto sono tutto.

—Se tu fossi un personaggio di cartone animato, libro o film, chi saresti e perché?

—Non so chi sarei, ma mi piacerebbe essere Fox Mulder di X-Files. La curiosità mi guida in ogni cosa che faccio.

—Come puoi definire il successo? Come si misura?

—C’è un solo tipo di successo: quello di fare della propria vita ciò che si desidera

—Preferiresti essere amato o rispettato?

—Si può essere rispettati senza essere amati, ma non si può essere amati senza essere anche rispettati.
Preferisco quindi essere amato, ci sarà dentro anche il rispetto.

—Qual è stato il più grande errore che hai commesso nel lavoro?

—Sicuramente il non aver intrapreso questa professione qualche anno prima.

—Preparandoti per partire, che cosa metteresti in valigia e perché?

—Porto sempre con me la mia Fujifilm X100T

—Che formazione professionale segui per fare fotografie migliori?

—Ogni anno faccio almeno un paio di workshop con grandi nomi della fotografia di matrimonio.
Tutto l'anno acquisto libri di fotografi che non hanno nulla a che fare con la fotografia di matrimonio.

—Il lavoro di chi ha avuto la maggiore influenza su di te come fotografo?

—Ce ne sono diversi, i primi che mi vengono in mente sono Jeff Ascough e Carlo Carletti.

—Qual è l'unica cosa che vorresti aver saputo iniziando a scattare foto?

—Che non è tutto oro quello che luccica.

—Che cosa vuoi dire con le tue fotografie?

—Semplicemente raccontare un giorno speciale.

—Qual è la tua motivazione per continuare a scattare fotografie?

—Perché la prossima fotografia sarà sicuramente migliore di quella che hai appena scattato.

—Pensi che i tuoi genitori avrebbero dovuto essere più o meno severi?

—I miei genitori sono stati severi ma senza mai eccedere e li ringrazierò per sempre per questo.

—Se potessi tornare nel passato, che cosa faresti in modo diverso?

—Darei più importanza alla mia passione per la fotografia.

—Che cosa pensi della vita su altri pianeti?

—Per dirla alla Fox Mulder: "I want to believe"

—Chi sono i tuoi eroi?

—I miei genitori che si sono spaccati la schiena e hanno fatto enormi sacrifici per permettermi di essere quello che sono adesso.

—Che cosa fai nel tuo tempo libero?

—Oltre fotografare? Aspetta che ci penso...

—Quando ti senti completamente soddisfatto dal tuo lavoro?

—All'inizio non sono mai soddisfatto del mio lavoro, poi con il passare dei giorni le immagini iniziano ad emergere. Naturalmente si può fare sempre qualcosa in più.

—Credi nei ruoli tradizionali di donne e uomini?

—Credo nelle singole persone, non mi interessa il loro sesso, credo religioso, appartenenza politica, ecc...

—Fai facilmente amicizia?

—Sono molto selettivo nelle amicizie.

—Dove ti piacerebbe vivere?

—Esattamente dove vivo adesso, a due passi dal mare. L'Abruzzo è una regione bellissima e molto sottovalutata.

—Hai uno scherzo preferito? Raccontacelo.

—Odio gli scherzi!

—Ti piacciono i cani o i gatti?

—Entrambi, ma i gatti hanno qualcosa in più!

—La cosa migliore nella vita è:

—Amare ed essere amati

—La cosa più fastidiosa nella vita è:

—La stupidità dilagante

—Che cosa vorresti cambiare in te stesso?

—Il mio carattere a volte troppo impulsivo e la scarsa diplomazia

—Puoi dare alcuni consigli ai fotografi alle prime armi?

—Studia, studia, studia e ancora studia. E non ti svendere!

—Se gli alieni dovessero arrivare sulla Terra e tu fossi la prima persona ad incontrarli, che cosa diresti?

—Mi spiace, siamo al completo!

—Domani vado a fare...

—Una passeggiata in riva al mare