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Fotografo Annalisa Chierici

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Ferrara, Italia 

Da 6 anni su MyWed
Parlo italiano, inglese
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Intervista

  • Prima di tutto - chi puoi definire come il miglior fotografo di Ferrara, Italia? :)

    Amo gli scatti di Vincenzo Tessarin, lo stile di Luisa Veronese e l'anarchia compositiva di Enrique Olvera.

  • Sei fotogenico?

    Abbastanza da vedermi bene nella maggior parte delle foto che mi scattano.

  • Come sei entrato nell'industria della fotografia?

    Mi sono avvicinata alla fotografia nel 2011 giocando con le fotocamere analogiche, dopo alcuni anni ho acquistato la mia prima macchina digitale e ho iniziato a fotografare eventi. Nel 2016 ho deciso di fare di questa passione il mio lavoro e prima ho affiancato dei professionisti del settore e ho seguito corsi e workshop in giro per l'Italia, poi ho aperto la mia attività.

  • Secondo te, quali sono le componenti più importanti di una bella foto?

    Una fotografia di matrimonio, per essere bella, deve poter raccontare un momento unico e spontaneo. La composizione, la luce, il bilanciamento, l'equilibrio cromatico sono tutti aspetti importanti, ma per me non devono mai mancare l'emozione e la narrazione. Per questo preferisco i fotoreportage agli shooting in posa.

  • Ti piace viaggiare?

    Sì, moltissimo, soprattutto a bordo del mio pulmino vintage, su e giù per l'Italia e in giro per capitali europee.

  • Che cosa ti piace di più nella tua professione?

    Il contatto con le persone e il prendere parte, in maniera importante, ad un giorno per loro unico. Terminata la festa, salutati gli invitati, sono le fotografie il ricordo più tangibile che rimane, quello che potrà essere condiviso coi figli e i nipoti, per esempio. Da piccola sfogliavo le foto del matrimonio dei miei genitori e reclamavo perché io non c'ero, invece è solo grazie a quelle immagini che in un certo senso ho potuto rivivere quei momenti.

  • Che cosa ti piace di meno nella tua professione?

    Ho scelto di fare questo lavoro seguendo la mia passione, e quando si fa quello che si ama, le cose che "piacciono meno" sono irrilevanti. Comunque evito di portarmi dietro attrezzatura troppo pesante, amo viaggiare leggera e non aggiungere troppa luce artificiale alle scene che scatto. Quindi utilizzo i flash e illuminatori solamente se strettamente necessario.

  • Quale sarà il futuro della fotografia?

    Secondo me la personalizzazione. Confido nell'abbandono della fotografia più classica, della post produzione troppo spinta, a favore dell'originalità compositiva. Anche la scelta del prodotto finale, l'album, credo e spero tenda sempre di più all'artigianalità del prodotto, al made in Italy, e a materiali nuovi o più naturali. La fotografia deve uscire dai cassetti ed essere vissuta e condivisa anche grazie al supporto su cui è stampata.

  • Cosa c'è di speciale nel genere di fotografia in cui sei specializzato?

    Le fotografie di matrimonio raccontano una giornata, che la maggior parte delle volte è vissuta dagli sposi con mille emozioni, compresa la tensione. Leggere sui loro volti il susseguirsi di questi stati d'animo, saperli catturare e presentarglieli a lavoro terminato, è la parte speciale di questo lavoro. Le fotografie migliori per me rimangono quelle di fine giornata, coi visi rilassati e i cuori leggeri e felici.

  • Come gestisci la critica?

    Se la critica è costruttiva ben venga, ogni consiglio può essere utile per imparare qualcosa di nuovo e migliorarsi, se è positiva ne son grata e felice, se è negativa e sterile, fine a se stessa, tale rimane.

  • Ci sono determinate tendenze nella fotografia?

    Sì, credo ci siano delle tendenze abbastanza marcate che ogni fotografo più o meno abbraccia in funzione della propria formazione, scelta stilistica, attitudine...

  • Quali criteri dovrebbe utilizzare un cliente per scegliere un fotografo?

    Il fotografo va scelto in base a quanto ci si rispecchia nelle immagini che ha prodotto. Lo stile che il fotografo esprime vi deve piacere e dovete sentirlo vostro. Oltre a quello, non meno importante, il carattere della persona. Ok il bel servizio fotografico, ma anche la discrezione e saper gestire in maniera corretta il lavoro nel giorno delle nozze, senza arrecare ulteriore stress o distrazioni credo sia fondamentale.

  • Che cosa non è ammesso durante la ripresa fotografica?

    Da parte del fotografo non sono ammessi secondo me l'essere eccessivamente invadente o la maleducazione, un atteggiamento poco professionale e non rispettoso del luogo e del contesto in cui opera.

  • Quali dettagli, che solitamente passano inosservati, riesce a notare un fotografo?

    Il fotografo di matrimonio, in quanto fotografo, oltre a guardare le scene circostanti deve saper vedere cosa vale la pena catturare. Ha sempre sotto gli occhi gli sguardi, i sorrisi, i gesti e le emozioni degli sposi, mentre le persone comuni hanno solitamente una visione più d'insieme dell'evento, oltre ad essere impegnate a viverlo.

  • Che cosa influisce sul valore di una foto? Quali sono le sue componenti?

    Nella fotografia di matrimonio credo influisca sul valore della singola immagine quanto questa immagine sia azzeccata. Più l'immagine rimane impressa nella mente degli sposi come "icona" del loro matrimonio, più questa è di valore rispetto alle altre. Se invece si parla di valore commerciale di una fotografia in senso assoluto, dipende soprattutto dalla fama del fotografo e dal mercato.

  • Secondo te, chi può essere considerato simbolo del XXI secolo?

    Artisticamente parlando, Banksy. Effimero, provocatorio, social, magari un bluff in quanto "sconosciuto", costoso, tecnicamente lascivo, studiato, commerciale e di fama internazionale.

  • Chi vorresti fotografare?

    I miei genitori col collodio umido. È il prossimo progetto personale che farò.

  • Hai qualche tabù professionale?

    Il mio unico tabù professionale è la volgarità, a prescindere dal contesto.

  • Con chi vorresti fare una sessione di ripresa fotografica?

    Con un fotografo più bravo di me.

  • Che cosa ti fa preoccupare e perché?

    I contrattempi quando i tempi sono stretti.

  • Qual è stato il momento più impressionante della tua vita?

    Quando ho dato alla luce mia figlia. Gli scatti di quel momento sono un ricordo che mi emozionerà sempre

  • Se tu fossi un personaggio di cartone animato, libro o film, chi saresti e perché?

    Merida di The Brave (i ricci ci son già!)

  • Chi ti ispira nella vita e perché?

    Tiziano Terzani, per la positività. Margherita Hack per la forza, l'intelligenza e l'umiltà, Picasso per la creatività e la sicurezza in se stessi e nelle proprie capacità, Marilyn Monroe per la femminilità.

  • Come puoi definire il successo? Come si misura?

    Il successo è poter fare ogni giorno quello per il quale sentiamo di essere nati e la sua misura è la soddisfazione che ne riceviamo, da noi stessi e dagli altri.

  • Preferiresti essere amato o rispettato?

    Amata. Il rispetto non prevede necessariamente amore, l'amore è invece imprescindibile dal rispetto.

  • Qual è stato il più grande errore che hai commesso nel lavoro?

    Non credere abbastanza in me stessa.

  • Preparandoti per partire, che cosa metteresti in valigia e perché?

    Tanti rullini, istantanee e macchine fotografiche a pellicola. Nei viaggi di piacere rimane quello il mio divertimento più grande. E una buona guida tascabile.

  • Tra i gadget che possiedi, c'è qualcosa che vorresti non aver comprato? Perché?

    Quello che ho acquistato e non mi ha soddisfatto l'ho rivenduto o scambiato. Le cose che possiedo le uso.

  • Che formazione professionale segui per fare fotografie migliori?

    Workshop con professionisti del settore, libri (tanti libri) per imparare dai grandi fotografi del passato, siti internet e corsi.

  • Il lavoro di chi ha avuto la maggiore influenza su di te come fotografo?

    Un workshop seguito con un insegnante di fotografia abbastanza non convenzionale mi ha aperto gli occhi su possibilità che non avevo valutato. Un matrimonio eseguito in affiancamento con un'altra professionista mi ha insegnato invece ad usare la luce in maniera diversa rispetto a quanto sapevo fare. Ogni esperienza, potenzialmente, ci influenza e ci rende diversi, pur essendo noi stessi.

  • Qual è l'unica cosa che vorresti aver saputo iniziando a scattare foto?

    La distinzione tra le ottiche e l'uso che ne potevo fare. Non sempre i materiali più costosi sono i più performanti in ogni situazione.

  • Che cosa vuoi dire con le tue fotografie?

    Le fotografie sono semplicemente la manifestazione di come vedo le cose non solo con gli occhi.

  • Qual è la tua motivazione per continuare a scattare fotografie?

    Quando fotografo vivo un momento fondamentalmente mio. Non esiste nulla al di fuori di quello che vedo attraverso l'obiettivo, inclusi i pensieri della quotidianità o estranei all'evento che sto fotografando.

  • Pensi che i tuoi genitori avrebbero dovuto essere più o meno severi?

    I miei sono stati severi il giusto. Non sono stati troppo permissivi, mi hanno piuttosto guidato sulla mia strada attraverso i loro valori, e credo sia quello il compito di un genitore.

  • Se potessi tornare nel passato, che cosa faresti in modo diverso?

    Nulla, non ho grossi rimpianti.

  • Che cosa pensi della vita su altri pianeti?

    Credo sia possibile che esista, come esistiamo noi.

  • Chi sono i tuoi eroi?

    Quelli che non si lamentano ma cercano le soluzioni ai problemi.

  • Per chi non hai rispetto?

    Rispetto gli altri e la loro opinione in funzione di quanto essi rispettano me e la mia.

  • Che cosa fai nel tuo tempo libero?

    Leggo, viaggio, dipingo, fotografo e sviluppo e stampo in camera oscura, oltre ad essere appassionata di vintage, quindi vado a caccia di tesori ai mercatini.

  • Quale lato di te non è mai visibile al pubblico?

    Sono solitamente abbastanza trasparente. L'unico lato che celo maggiormente è l'ira. Non amo litigare, men che meno pubblicamente.

  • Quando ti senti completamente soddisfatto dal tuo lavoro?

    Ancor prima della soddisfazione del cliente, quando il lavoro soddisfa pienamente le mie aspettative. Sono molto esigente con me stessa.

  • Credi nei ruoli tradizionali di donne e uomini?

    Non necessariamente. Credo nell'intercambiabilità dei ruoli e dei compiti, in funzione ovviamente delle capacità fisiche. Per il resto ognuno ha attitudini o doti che sono legate secondo me più alla persona in sé, che al genere a cui appartiene.

  • Fai facilmente amicizia?

    Generalmente sì, amo la collaborazione, la solidarietà (soprattutto femminile), e comunicare con le persone, e questo mi porta a socializzare. Anche se sull'amicizia vera e propria sono abbastanza selettiva.

  • Dove ti piacerebbe vivere?

    Dove vivo ora, a Ferrara, anche se amo molto Parigi, infatti periodicamente ci torno.

  • Qual è stata la cosa più stupida che hai accettato di fare?

    Cercare di essere diversa da come sono per avere l'approvazione degli altri. Ho resistito poco.

  • Esiste la vita dopo il matrimonio?

    Sì, bisognerebbe sposare chi ci consente di vivere meglio, insieme, non di morire, e mi auguro sia così ad ogni matrimonio a cui assisto.

  • Hai uno scherzo preferito? Raccontacelo.

    I matrimoni a volte sanno essere dei veri calderoni di scherzi organizzati da amici e parenti durante il ricevimento, ne ho visti talmente tanti.

  • Ti piacciono i cani o i gatti?

    Amo molto gli animali in generale, ma i cani in assoluto. Ho due border collie: Kodak e Zoe

  • Chi o che cosa odi?

    Il non rispetto verso il prossimo.

  • La cosa migliore nella vita è:

    Cercare di essere felici nonostante le circostanze.

  • La cosa più fastidiosa nella vita è:

    Autoboicottarsi... molta gente lo fa.

  • C'è qualcosa intorno a te che vorresti cambiare?

    Se non posso cambiare quello che ho intorno a me, cerco di cambiare quello che ho dentro di me. Per quello non serve la bacchetta magica ma solo la volontà.

  • Che cosa vorresti cambiare in te stesso?

    Al momento nulla, quando trovo resistenze o caratteristiche di me stessa che mi stanno strette cerco di trovare la strada per renderle più "leggere"

  • Che cosa vorresti cambiare nel mondo?

    Se partissimo dal razzismo?

  • Puoi dare alcuni consigli ai fotografi alle prime armi?

    Ascoltate quelli con più esperienza, ma non troppo. Lasciate sempre lo spazio per ascoltarvi. Se questo è il lavoro che volete fare davvero, non arrendetevi.

  • Se gli alieni dovessero arrivare sulla Terra e tu fossi la prima persona ad incontrarli, che cosa diresti?

    Credo abbastanza realisticamente che scapperei.

  • Se dovessi essere invitato a girare un film, di che genere sarebbe?

    Commedia

  • Domani vado a fare...

    Domani attacco la carta da parati vintage nel mio studio!